mercoledì 23 dicembre 2009

XXVI. 2002: UN’ALTRA COREA, SOLO PER L’ARBITRO?

CI FU UN GRANDISSIMO OTTIMISMO ALLA VIGILIA DEL MONDIALE DI COREA DEL SUD E GIAPPONE DEL 2002: LA NOSTRA NAZIONALE ERA CONSIDERATA UNA DELLE GRANDI FAVORITE ALLA VITTORIA. MA NEL 1° TURNO L’ITALIA VINSE FACILMENTE SOLO CON L’ECUADOR, CON LA CROAZIA PERSE, RECRIMINANDO PER DELLE RETI REGOLARI ANNULLATE, COL MESSICO PAREGGIO’ SOFFRENDO E PASSO' PER L’INASPETTATA SCONFITTA DELLA CRAOZIA. AGLI OTTAVI DI FINALI I PADRONI DI CASA DELLA COREA DEL SUD, PROTETTI DALLA FIFA E DALL’ARBITRO MORENO, RIMANDARONO A CASA GLI AZZURRI; MA SENZA ALCUNE STUPIDAGGINI ITALIANE SI SAREBBE POTUTO VINCERE ANCHE CONTRO I POTERI FORTI: FU TROPPO SEMPLICE TROVARE IL FACILE ALIBI DELL’ARBITRO.

Uno dei più vincenti allenatori delle squadre di società Giovanni Trapattoni divenne cittì della nazionale italiana nell’estate 2000, subentrando al dimissionario Dino Zoff che aveva guidato la nazionale italiana agli europei di quell’anno: dopo aver vinto la semifinale contro l’Olanda, ai rigori e facendo catenaccio, perse la finale contro la Francia ai supplementari, quando a pochi secondi dal termine sembrava scontata la vittoria italiana. Trapattoni era un vecchio stampo dal punto di vista tecnico, anche se cercava di adattarsi alle nuove esigenze di gioco, ma come selezionatore aveva buon occhio. Alle eliminatorie europee del mondiale 2002, nel Gruppo 8, l’Italia si classificò al primo posto con 20 punti, davanti a Romania, Georgia, Ungheria e Lituania. Alla vigilia di quel mondiale le grandi favorite erano Argentina, Brasile, Francia e Italia, quest’ultima in virtù del fatto che tra gli attaccanti c’erano giocatori che stavano facendo meraviglie: Inzaghi, Del Piero, Totti e Vieri. Tra i pali c’era Buffon, la promessa (mantenuta) che dopo essersi fatte le ossa finalmente era pronto per la grande avventura, in difesa capitan Maldini era in procinto di abbandonare la nazionale dopo il mondiale e al suo fianco c’erano Nesta, Panucci, Cannavaro, Coco e Materazzi. Gli elementi di spicco del centrocampo erano: Tommasi, Zambrotta, Zanetti, Di Livio, Doni e Gattuso. L’Italia era collocata nel Gruppo G, le cui partite era previsto che si giocassero in Giappone (quando in Europa era mattina), con Ecuador, Croazia e Messico. Il 3 giugno a Sapporo (Stadio Dome) l’Italia giocò contro l’Ecuador e vinse facilmente 2-0 con doppietta di Vieri. Alla seconda partita dell’Italia contro la Croazia, l’8 giugno allo Stadio Kashima di Ibaraki, furono guai amari: a Vieri venne annullata una rete regolare, dopodiché portò in vantaggio la nazionale, subito dopo l’Italia venne raggiunta e superata, nel finale la squadra colpì un palo interno, ad Inzaghi venne annullata un’altra rete regolare e Nesta si fece si infortunò nuovamente. Bisognava assolutamente vincere il 13 giugno ad Oita (Stadio Big Eye) contro il Messico per passare il turno. Nel 1° tempo di quella gara l’Italia ebbe buone occasioni per portarsi in vantaggio, le fu annullata pure un’ennesima rete regolare, ma fu il Messico a passare con Borgetti, grazie ad una disattenzione di Maldini; l’Italia era fuori ma arrivò la notizia del sorprendente vantaggio dell’Ecuador contra la Croazia, così gli azzurri trovarono le energie per pareggiare con Del Piero e così passare agli ottavi di finale. Ad attendere l’Italia il 18 giugno a Daejeon (Corea del Sud), Stadio Word Cup, c’erano i padroni di casa. Quel giorno l’altro paese organizzatore della manifestazione, ovvero il Giappone, era stato eliminato perciò tutti temevano che la Fifa spingesse per mandare avanti la Corea, per non far perdere interesse per i campionati del mondo in quei paesi. Una marea rossa di tifosi coreani accolse gli italiani con un augurale “Again 1966” (un altro 1966), aspettandosi che fosse di buon auspicio ai fini della sconfitta italiana. Al 5’ fu già rigore per la Corea: Ahn si fece parare il tiro da Buffon; Al 18’ l’Italia si portò in vantaggio con Vieri, poi si chiuse, ma la Corea non si rese particolarmente pericolosa nel corso della partita. All’88’ i sudcoreani, al secondo tiro in porta della partita pareggiarono, complice un grossolano errore difensivo italiano di Panucci; un minuto dopo Vieri avrebbe potuto chiudere la pratica ma tirò alto un invitante pallone. Nei supplementari si rese protagonista l’arbitro ecuadoregno Moreno: non concesse un rigore a Totti e lo espulse per simulazione, fermò Tommasi lanciato a rete per un inesistente fuorigioco (quell’azione fu subito fermata non si può parlare di rete annullata). Al 117’ arrivò la beffa finale con Ahn che di testa insaccò, superando in elevazione un Maldini alla 126ma e ultima partita in nazionale, il quale deluse molto in quel mondiale. Nel corso di quell’estate in Italia si parlò solo dell’arbitro e delle sue malefatte, ciò salvò la panchina a Trapattoni, ma nessuno vide i limiti della squadra, già molto agonizzante nella prima fase, nonostante le ingiustizie arbitrali, se avesse osato di più e fosse stata più precisa avrebbe vinto facilmente contro la Corea del Sud e contro la Fifa.

NON SAPPIAM PERDERE (poesia satirica di A.L.)

Il pianeta calcio penetra in ogni dove!/Irrompe in tradizionali composizioni /(patriottiche e religiose), che smuove;/ma patria e fede entrano in situazioni/particolari: il motivo lo tengo per me/ed all’intelletto vostro capir ‘l perché.

Nell’ultima calcistica coppa del mondo,/la critica lava accumulata in profondità,/da vulcanica stampa emerse dal fondo;/coprì mondialmente nostre incapacità:/si pensò, in schermi, all’arbitro a linciar,/nei giornali e nella rete solo ad insultar.

Si scavò in bancari conti del direttore/della gara, a trovare quella corruzione;/egli seccato paragonò noi al dittatore./Azzeccato fu quell’ignobile paragone:/antidemocraticamente la prendemmo/con lui e nostri sbagli nascondemmo.

Again 1966! E l’altra Corea si rievocò!/ Non dei regali buttaron l’utile iniziale,/ma nostri abbagli; la perdita ci castigò,/pure per facili reti errate, dal mondiale./Si parlò di espulsione e rete annullata(?),/ma se quell’azione fu subito fermata!?!

Eh, il calcio è diventato una religione, /ove giocatori non guardano al colore, /di più guardano ingaggi e televisione; /così pensan più all’onere che all’onore: /tant’è vero che li dobbiam strapregar, /per la lode patriottica, a fargli intonar.

Giovin talenti nostri per un veto pazzo,/ son chiusi dalla fantomatica Comunità;/ciò non sentono calciofili da strapazzo,/ che passan i mesi con gran polemicità./Se ne fregò il “pio Trap”: diede visione/di cattolicità italica, in mondovisione.

Bisogna cambiare, ve l’ho detto come!/Non si può andar avanti con il nome!




ITALIA 2002
C.T.: GIOVANNI TRAPATTONI
Portieri
: 1 – Gianluigi Buffon (Juventus), 22 – Francesco Toldo (Inter), 12 – Christian Abbiati (Milan).
Difensori: 5 – Fabio Cannavaro (Parma), 13 – Alessandro Nesta (Lazio), 3 – Paolo Maldini (Milan), 2 – Christian Panucci (Roma), 23 – Marco Materazzi (Inter),15 – Marc Iuliano (Juventus), 4 – Francesco Coco (Barcellona).
Centrocampisti: 19 – Gianluca Zambrotta (Juventus), 14 - Luigi Di Biagio (Inter), 6 – Cristiano Zanetti (Inter), 8 – Gennaro Gattuso (Milan), 17 – Damiano Tommasi (Roma), 16 – Angelo Di Livio (Fiorentina,11 - Cristiano Doni (Atalanta).
Attaccanti: 21 – Christian Vieri (Inter), 7 - Alessandro Del Piero (Juventus), 9 – Filippo Inzaghi (Milan), 10 – Francesco Totti (Roma), 20 – Vincenzo Montella (Roma), 18 – Marco Delvecchio (Roma).





IL CAMMINO DELL’ITALIA AL MONDIALE DI COREA DEL SUD/GIAPPONE 2002


Sapporo(Sapporo Dome)
Lunedì, 3 giugno 2002 ore 20:30
ITALIA – ECUADOR 2-0(2-0)
VIII Coppa del Mondo della Fifa (1° turno, Gruppo G 1a partita)
ITALIA: Buffon(Juventus), Panucci(Roma), Cannavaro(Parma), Nesta(Lazio), Maldini(Milan) cap., Zambrotta(Juventus), Tommasi(Roma), Di Biagio(Inter), Doni(Atalanta), Totti(Roma), Vieri(Inter).
Sostituzioni: 69' Gattuso(Milan) per Di Biagio, 64' Di Livio(Fiorentina) per Doni, 74' Del Piero(Juventus) per Totti.
C.T.: G. Trapattoni.
ECUADOR: Cevallos, De La Cruz, Hurtado, Poroso, Guerron, Mendez, E. Tenorio (59' Ayovi), Obregon, Chala (86' Asencio), Aguinaga (46' C. Tenorio), Delgado.

C.T.: H. D. Gomez.
Arbitro: Hall (Usa).
Reti: 7' e 27' Vieri (I)
Spettatori: 35.000.

Ibaraki (Kashima Stadium)
Sabato 8 giugno 2002 ore 18:00
ITALIA – CROAZIA 1-2(0-0)
VIII Coppa del Mondo della Fifa (1° turno, Gruppo G 2a partita)
ITALIA: Buffon(Juventus), Panucci(Roma), Nesta(Lazio), Cannavaro(Parma), Maldini(Milan) cap., Zambrotta(Juventus), Tommasi(Roma), Zanetti(Inter), Doni(Atalanta), Totti(Roma), Vieri(Inter).
Sostituzioni: 24' Materazzi(Inter) per Nesta, 79' Inzaghi(Milan) per Doni,
C.T.: G. Trapattoni.
CROAZIA: Pletikosa, Tomas, R. Kovac, Simunic, Saric, Soldo (62' Vranjes), N. Kovac, Jarni, Vugrinec (57' Olic), Boksic, Rapaic (79' Simic).
C.T.: Jozic.
Arbitro: Poll (Inghilterra)
Reti: 55' Vieri (I), 73' Olic (C), 76' Rapaic (C)
Spettatori: 36.472

Oita (Big Eye Stadium)
Giovedì, 13 giugno 2002 ore 20:30
ITALIA - MESSICO 1-1(0-1)
VIII Coppa del Mondo della Fifa (1° turno, Gruppo G 3a partita)
ITALIA: Buffon(Juventus), Cannavaro(Parma), Nesta(Lazio), Maldini(Milan) cap., Tommasi(Roma), Zambrotta(Juventus), Zanetti(Inter), Panucci(Roma), Totti(Roma), Inzaghi(Milan), Vieri(Inter).
Sostituzioni: 63' Coco (Barcelona) per Panucci, 78' Del Piero(Juventus) per Totti, 56' Montella(Roma) per Inzaghi.
C.T.: G. Trapattoni.
MESSICO: Perez, Vidrio, Marquez, Carmona, Arellano, J. Rodriguez (77' Caballero), Torrado, Luna, Morales (75' R. Garcia), Blanco, Borgetti (80' Palencia).
C.T.: Aguirre.
Arbitro: Simon (Brasile)
Reti: 34' Borgetti (M), 84' Del Piero (I)
Spettatori: 39,291

Daejeon (World Cup Stadium)
Martedì 18 giugno 2002 ore 20:30
COREA DEL SUD – ITALIA 2-1(0-1, 1-0, 1-0) golden goal
VIII Coppa del mondo della Fifa (ottavi di finale)
COREA DEL SUD: Lee W.J., Choi J.C., Shong M.B. (82' Cha D.R.), Kim T.Y. (63' Hwang S.H.), Song C.G., Kim N.I. (68' Lee C.S.), Yoo S.C., Lee Y.P., Park J.S., Ahn J.H., Seol K.H.
C.T.: Hiddink.
ITALIA: Buffon(Juventus), Panucci(Roma), Iuliano(Juventus), Maldini(Milan) cap., Tommasi(Roma), Coco(Barcelona), Zanetti(Inter), Zambrotta(Juventus), Totti(Roma), Del Piero(Juventus),Vieri(Inter).
Sostituzioni: 72' Di Livio(Fiorentina) per Zambrotta, 61' Gattuso (Milan) per Del Piero.
C.T.: G. Trapattoni.
Arbitro: Moreno (Ecuador)
Reti: 18' Vieri (I), 88' Seol CS, 117' Ahn CS.
Spettatori: 38.558
Note: espulso Totti al 104' 

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