giovedì 16 novembre 2017

LXXX. LE TRENTADUE FINALISTE DI RUSSIA 2018



LE 32 NAZIONALI CHE HANNO PARTECIPATO A RUSSIA 2018

(statistiche aggiornate a dopo il mondiale)



Partecip.
     Miglior risultato
   G
   V
   N
    S
   Rf 
Rs
EUROPA








Russia
4
quarti di finale 2018
14
4
4
6
24
19
Belgio
13
3a classificata 2018
48
20
9
19
68
72
Germania
19
4 titoli mondiali
109
67
20
22
226
125
Inghilterra
15
un titolo mondiale
69
29
21
19
91
64
Spagna
15
un titolo mondiale
63
30
15
18
99
72
Polonia
8
3a classificata 1974/1982
34
16
5
13
46
45
Serbia
2
1° turno 2010/2018
6
2
0
4
4
7
Islanda
1
1° turno 2018
3
0
1
2
2
5
Francia
15
2 titoli mondiali
66
34
13
19
120
77
Portogallo
7
3° classificata 1966
30
14
6
10
49
35
Svizzera
11
quarti di finale 1954
37
12
8
17
50
64
Croazia
5
finalista 2018
23
11
4
8
35
26
Svezia
12
finalista 1958
51
19
13
19
80
73
Danimarca
5
quarti di finale 1998
20
9
5
6
30
26
AMERICHE








Brasile
21
5 titoli mondiali
109
73
18
18
229
105
Uruguay
13
2 titoli mondiali
56
24
12
20
87
74
Argentina
17
2 titoli mondiali
81
43
15
23
137
93
Colombia
6
quarti di finale 2014
22
9
3
10
32
30
Perù
5
quarti di finale 1970
18
5
3
10
21
33
Messico
16
quarti di finale 1970/1986
57
16
14
27
60
98
Costarica
5
quarti di finale 2014
18
5
5
8
19
28
Panama
1
1° turno 2018
3
0
0
3
2
11
AFRICA








Nigeria
6
ottavi di finale 1994/1998/2014
21
6
3
12
23
30
Egitto
3
1° turno 1934/1990
7
0
2
5
5
12
Senegal
2
quarti di finale 2002
8
3
3
2
11
10
Marocco
5
ottavi di finale 1986
16
2
5
9
14
22
Tunisia
5
1° turno sempre
15
2
4
9
13
25
ASIA








Iran
5
1° turno sempre
15
2
4
9
9
24
Giappone
6
ottavi di finale 2002/2010/2018
21
5
5
11
20
29
Corea del Sud
10
4a classificata 2002
34
6
9
19
34
70
Arabia Saudita
5
ottavi di finale 1994
16
3
2
11
11
39
OCEANIA








Australia
5
ottavi di finale 2006
16
2
4
10
13
31





FASCE PER IL SORTEGGIO DEI GIRONI

Prima fascia:
Russia, Germania, Brasile, Portogallo, Argentina, Belgio, Polonia, Francia;
Seconda fascia:
Spagna, Svizzera, Inghilterra, Colombia, Messico, Uruguay, Croazia, Perù;
Terza fascia:
Danimarca, Islanda, Costa Rica, Svezia, Tunisia, Egitto, Senegal, Iran;
Quarta fascia:
Serbia, Nigeria, Australia, Giappone, Marocco, Panama, Sud Corea, Arabia Saudita.

martedì 14 novembre 2017

LXXIX. L’ITALIA FUORI DA RUSSIA 2018



COLPO DI SCENA CLAMOROSO: LA NAZIONALE ITALIANA NON È RIUSCITA A QUALIFICARSI PER LA FASE FINALE DELLA COPPA DEL MONDO DI RUSSIA 2018. ERA DA 60 ANNI CHE NON ACCADEVA E SARÀ IL TERZO MONDIALE SENZA ITALIA.

 La nazionale italiana che ha perso lo spareggio in Svezia, venendo estromessa da Russia 2018


QUALIFICAZIONI MONDIALI RUSSIA 2018 GRUPPO G EUROPEO
(partite della nazionale italiana)

Israele-Italia 1-3
Italia-Spagna 1-1
Macedonia-Italia 2-3
Liechtenstein-Italia 0-4
Italia-Albania 2-0
Italia-Liechtenstein 5-0
Spagna-Italia 3-0
Italia-Israele 1-0
Italia-Macedonia 1-1
Albania-Italia 0-1

CLASSIFICA FINALE

SPAGNA 28 (QUALIFICATA)
Italia 23 (agli spareggi)
Albania 13
Israele 12
Macedonia 11
Liechtenstein 0

Turno di spareggio Europa
Svezia-Italia 1-0
Italia-Svezia 0-0

La nazionale italiana di calcio, campione del mondo per 4 volte, non è riuscita a qualificarsi per la fase finale del campionato mondiale che si svolgerà in Russia il prossimo giugno. L’ultima volta che la compagine calcistica nazionale non ha partecipato ad un mondiale era stato nel 1958, sessant’anni fa: anche in quel caso non era riuscita a qualificarsi; considerando anche l’assenza italiana nel 1930, quella russa sarà la 3a Coppa del Mondo senza la presenza  degli azzurri su 21 edizioni. L’Italia dopo aver chiuso il proprio girone di qualificazione al secondo posto, alle spalle della qualificata Spagna (vincendo 7 incontri, pareggiandone 2 e perdendo pesantemente una gara, quella decisiva contro la Spagna), non è riuscita a superare la Svezia nel doppio confronto degli spareggi tra nazionali seconde classificate europee. È la sfida contro la Spagna di settembre 2017 che ha tagliato le gambe agli Italiani: prima di allora vincevano agevolmente contro le altre modeste nazionali del raggruppamento, dopo hanno faticato parecchio contro le stesse. È vero che la nazionale d’Italia è stata anche molto sfortunata nel corso dei 180 min. dello spareggio contro la Svezia, una nazionale che non è granché e pensava solo a difendersi, specialmente nella partita di ritorno, ma la carenza, da parte italiana, di gioco e di idee si sono fatti sentire. Una sfortunata autorete italiana ha deciso la qualificazione; se quel palo dell’andata fosse entrato staremmo qui a fare altri discorsi. Sotto accusa sono finite le palle alte: gli svedesi sono dei giganti e le prendevano sempre di testa. Tutti se la prendono con il Commissario Tecnico italiano Giampiero Ventura. Egli aveva un parco giocatori composto da un frammisto di giovani e di pochi anziani senatori, ma non li ha saputi impiegare e gestire bene: infatti sbagliava spesso i moduli di gioco, cambiandoli anche durante gli incontri, quando andavano male. Il suo predecessore Antonio Conte, che era sì presuntuoso ed arrogante e costava alla Federcalcio alcuni milioni di € l’anno, fece disputare alla nazionale un buon europeo e riuscì a battere (convincendo) la squadre che ci hanno umiliato recentemente (Spagna e Svezia). Si vede la differenza tra i due: mentre Conte ha allenato grandi società di vertice in Italia ed in Europa, Ventura ha sempre allenato squadre modeste. È difficile trovare un grande allenatore per la nazionali, perché quelli bravi preferiscono andare dove li pagano di più e di solito le grandi squadre di società hanno illimitate disponibilità economiche. Possono esserci altresì differenze tra allenatore e selezionatore: uno può essere bravo ad allenare, ma non a selezionare o viceversa. È in corso un terremoto sportivo e mediatico che forse travolgerà i vertici della F.I.G.C.; dal punto di vista sportivo il futuro della nazionale riguarderà i giovani, gli anziani, gli ultimissimi reduci di Germania 2006 lasceranno. Ma come faranno a maturare e a crescere le giovani promesse italiane se nella Serie A vengono oscurati e soffocati dai molti stranieri? Se giocano poco impareranno poco.