LA NAZIONALE ITALIANA DISPUTO' DISCRETAMENTE IL CAMPIONATO MONDIALE CASALINGO DEL 1990: LE RETI DI SCHILLACI, FUTURO CAPOCANNONIERE DEL TORNEO, FECERO SOGNARE E FECERO FARE GRANDI FESTE IN TUTTO IL PAESE, PERO' NELLA SEMIFINALE IL MONDIALE DIVENNE UN INCUBO AI RIGORI CONTRO L'ARGENTINA. GLI ITALIANI DOVETTERO ACCONTENTARSI DI UN DISCRETO, E NELLO STESSO TEMPO DELUDENTE, TERZO POSTO.
L’Italia dopo il fallimentare mondiale di Messico 86 venne affidata al commissario tecnico Azeglio Vicini, già selezionatore e allenatore della nazionale under 21. Portò nella nazionale maggiore molti giocatori della sua nazionale giovanile, che nell’86 arrivò in finale nel torneo europeo di categoria: Maldini, De Agostini, Ferrara, Donadoni, Giannini, Berti, Carnevale, Mancini, Roberto Baggio; in più rivalutò giocatori che durante l’era Bearzot trovarono poco spazio: il libero Franco Baresi, il portiere Walter Zenga, i 2 divennero titolari inamovibili, Ferri, Ancelotti, Serena e della nazionale di Bearzot rimasero Bergomi, Vierchowod, De Napoli, Vialli. Questo gruppo per il mondiale casalingo di Italia 90 si formò in 4 anni, a forza di sperimentazioni, nel 1988 la nazionale disputò pure un ottimo campionato europeo, dove fu fermata dall’Unione Sovietica in semifinale. La nazionale italiana, qualificata di diritto in qualità di nazione organizzatrice del torneo, era considerata alla vigilia di quel mondiale la favorita numero 1 alla vittoria finale: è ovvio una nazionale con un ottimo curricolo, in un paese dove tutti campano solo di calcio. L’organizzazione del mondiale fu affidata a Luca Cordero di Montezemolo, 10 stadi furono ristrutturati, 2 furono edificati per l’occasione e furono edificate altre infrastrutture, come linee di comunicazione, alberghi ecc., con grandi investimenti del governo: noi cittadini ne avremmo pagato le conseguenze negli anni successivi. L’obbiettivo prefissato dalla Federcalcio italiana, presieduta da Matarrese, era l’arrivo in finale, non si diceva di vincere per scaramanzia. Il ritiro della nazionale italiana iniziò sotto assedio a Coverciano: il gioiello della Fiorentina Roberto Baggio era stato venduto alla Juventus, nemica storica dei viola, così la squadra si allenava sotto scorta. Da Coverciano la squadra si trasferì a Marino, nei castelli romani, per essere vicini a Roma, dove era previsto che la squadra affrontasse, nel rinnovato Stadio Olimpico, la prima fase e la successiva ad eliminazione diretta, se l’Italia si fosse classificata prima nel Girone A. Con una spettacolare cerimonia a Milano, nello Stadio Meazza, l’8 giugno 1990 iniziò Italia 90. Sabato 9 giugno l’Italia giocò la prima partita contro l’Austria: dominò la partita ma gli attaccanti Vialli e Carnevale non furono lucidi nel concretizzare le molte occasioni da rete, fin quando al 75’ lo sconosciuto Salvatore Schillaci entrò, rilevando Carnevale. Schillaci era un giocatore che era stato inserito nel gruppo all’ultimo momento: un anno prima giocava in B con il Messina e dopo fu acquistato dalla Juventus. In quella partita realizzò la rete decisiva a meno di 10 minuti dal termine e l’Italia vinse 1-0. Il 14 giugno l’Italia affrontò la seconda partita contro gli Stati Uniti che si rilevò più difficile del previsto: segnò Giannini, Vialli, che in quel periodo aveva problemi fisici, sbagliò un rigore e gli Usa andarono in alcune occasioni vicini al pareggiò, ma Zenga si superò. Ad ogni vittoria azzurra si scatenarono grandi feste popolari in tutta la penisola e la colonna sonora, inno dei mondiali, “Notti Magiche” impazzava. L’Italia, già qualificata, doveva affrontare l’ultima partita del girone contro la Cecoslovacchia il 19 giugno, molti temevano che la Cecoslovacchia potesse farci lo stesso sgambetto che l’Italia fece all’Argentina nel ’78 e sfrattarci da Roma, ma quelle strane previsioni si rilevarono errate: Schillaci promosso titolare, sostituendo Carnevale (nella precedente partita aveva detto una parolaccia a Vicini dicendo fine al suo mondiale), segnò subito e nella ripresa Baggio raddoppiò con una rete capolavoro. La nazionale, prima nel girone a punteggio pieno, si trovò di fronte l’Uruguay il 25 giugno negli ottavi di finale: la partita fu sofferta e si sbloccò solamente nel finale con reti del solito Schillaci e di Aldo Serena. Il 30 giugno ai quarti di finale l’Italia giocò contro l’Irlanda: la partita fu faticosa nonostante si vinse 1-0 con rete di Schillaci, si colpì una traversa e un’altra rete fu annullata. Zenga, in quel mondiale sorretto dalla difesa dell’Inter e del Milan, a fine partita esultò perché aveva stabilito il primato di imbattibilità ai mondiali per un portiere. La semifinale era prevista a Napoli, contro l’Argentina di Maradona, per poi risalire a Roma in caso di vittoria o scendere a Bari in caso di sconfitta. L’Argentina non era più il formidabile squadrone del 1986, arrivò in semifinale per episodi di fortuna: l’idolo di Napoli Maradona invitò i napoletani a sostenere lui anziché gli azzurri, dicendo: in tutta Italia vi hanno sempre schifato sempre, solo ora si ricordano di voi! I napoletani sostennero ugualmente gli azzurri e riservarono solo alcune ovazioni a Maradona. Alle sue parole Schillaci rispose col suo solito puntualissimo gol, nella ripresa Caniggia approfittò di una maldestra uscita di Zenga e depositò nella porta la palla dell’1-1, si andò ai supplementari, dove prevalsero nervosismi e paura di perdere, nonostante l’Italia andò vicina al vantaggio su punizione, ma l’arbitraggio di Vautrot fu discutibile. Ai rigori la gara divenne un incubo quando il portiere argentino Goycochea neutralizzò i tiri di Donadoni e Serena e a Zenga il miracolo non riuscì. Il sogno del mondiale italiano finì, la squadra azzurra si recò così a Bari nel nuovo stadio San Nicola per giocarsi il terzo posto contro l’Inghilterra: 2-1 per gli azzurri fu il risultato finale, con reti di Baggio, Platt e Schillaci, quest'ultimo si laureò capocannoniere di Italia 90 con 6 realizzazioni e a fine gara i giocatori delle 2 nazionali fecero gran festa. Quel terzo posto fu un grande trauma per tutti noi e non fu cancellato neanche con miglioramenti nei piazzamenti dell’Italia nei successivi mondiali perché fu un mondiale che la Fifa permise di organizzare in casa nostra e di vincere!
ITALIA 1990
C.T.: Azeglio Vicini
Portieri: 1 Walter Zenga (Inter), 12 Stefano Tacconi (Juventus), 22 Gianluca Pagliuca (Sampdoria).
Difensori: 2 Franco Baresi (Milan), 3 Giuseppe Bergomi (Inter), 7 Paolo Maldini (Milan), 4 Luigi De Agostini (Juventus), 5 Ciro Ferrara (Napoli), 6 Riccardo Ferri (Inter), 8 Pietro Vierchowod (Sampdoria).
Centrocampisti: 9 Carlo Ancelotti (Milan), 10 Nicola Berti (Inter), 11 Fernando De Napoli (Napoli), 17 Roberto Donadoni (Milan), 13 Giuseppe Giannini (Roma), 14 Giancarlo Marocchi (Juventus).
Attaccanti: 16 Andrea Carnevale (Napoli), 15 Roberto Baggio (Fiorentina), 18 Roberto Mancini (Sampdoria), 19 Salvatore Schillaci (Juventus), 20 Aldo Serena (Inter), 21 Gianluca Vialli (Sampdoria).
L’Italia dopo il fallimentare mondiale di Messico 86 venne affidata al commissario tecnico Azeglio Vicini, già selezionatore e allenatore della nazionale under 21. Portò nella nazionale maggiore molti giocatori della sua nazionale giovanile, che nell’86 arrivò in finale nel torneo europeo di categoria: Maldini, De Agostini, Ferrara, Donadoni, Giannini, Berti, Carnevale, Mancini, Roberto Baggio; in più rivalutò giocatori che durante l’era Bearzot trovarono poco spazio: il libero Franco Baresi, il portiere Walter Zenga, i 2 divennero titolari inamovibili, Ferri, Ancelotti, Serena e della nazionale di Bearzot rimasero Bergomi, Vierchowod, De Napoli, Vialli. Questo gruppo per il mondiale casalingo di Italia 90 si formò in 4 anni, a forza di sperimentazioni, nel 1988 la nazionale disputò pure un ottimo campionato europeo, dove fu fermata dall’Unione Sovietica in semifinale. La nazionale italiana, qualificata di diritto in qualità di nazione organizzatrice del torneo, era considerata alla vigilia di quel mondiale la favorita numero 1 alla vittoria finale: è ovvio una nazionale con un ottimo curricolo, in un paese dove tutti campano solo di calcio. L’organizzazione del mondiale fu affidata a Luca Cordero di Montezemolo, 10 stadi furono ristrutturati, 2 furono edificati per l’occasione e furono edificate altre infrastrutture, come linee di comunicazione, alberghi ecc., con grandi investimenti del governo: noi cittadini ne avremmo pagato le conseguenze negli anni successivi. L’obbiettivo prefissato dalla Federcalcio italiana, presieduta da Matarrese, era l’arrivo in finale, non si diceva di vincere per scaramanzia. Il ritiro della nazionale italiana iniziò sotto assedio a Coverciano: il gioiello della Fiorentina Roberto Baggio era stato venduto alla Juventus, nemica storica dei viola, così la squadra si allenava sotto scorta. Da Coverciano la squadra si trasferì a Marino, nei castelli romani, per essere vicini a Roma, dove era previsto che la squadra affrontasse, nel rinnovato Stadio Olimpico, la prima fase e la successiva ad eliminazione diretta, se l’Italia si fosse classificata prima nel Girone A. Con una spettacolare cerimonia a Milano, nello Stadio Meazza, l’8 giugno 1990 iniziò Italia 90. Sabato 9 giugno l’Italia giocò la prima partita contro l’Austria: dominò la partita ma gli attaccanti Vialli e Carnevale non furono lucidi nel concretizzare le molte occasioni da rete, fin quando al 75’ lo sconosciuto Salvatore Schillaci entrò, rilevando Carnevale. Schillaci era un giocatore che era stato inserito nel gruppo all’ultimo momento: un anno prima giocava in B con il Messina e dopo fu acquistato dalla Juventus. In quella partita realizzò la rete decisiva a meno di 10 minuti dal termine e l’Italia vinse 1-0. Il 14 giugno l’Italia affrontò la seconda partita contro gli Stati Uniti che si rilevò più difficile del previsto: segnò Giannini, Vialli, che in quel periodo aveva problemi fisici, sbagliò un rigore e gli Usa andarono in alcune occasioni vicini al pareggiò, ma Zenga si superò. Ad ogni vittoria azzurra si scatenarono grandi feste popolari in tutta la penisola e la colonna sonora, inno dei mondiali, “Notti Magiche” impazzava. L’Italia, già qualificata, doveva affrontare l’ultima partita del girone contro la Cecoslovacchia il 19 giugno, molti temevano che la Cecoslovacchia potesse farci lo stesso sgambetto che l’Italia fece all’Argentina nel ’78 e sfrattarci da Roma, ma quelle strane previsioni si rilevarono errate: Schillaci promosso titolare, sostituendo Carnevale (nella precedente partita aveva detto una parolaccia a Vicini dicendo fine al suo mondiale), segnò subito e nella ripresa Baggio raddoppiò con una rete capolavoro. La nazionale, prima nel girone a punteggio pieno, si trovò di fronte l’Uruguay il 25 giugno negli ottavi di finale: la partita fu sofferta e si sbloccò solamente nel finale con reti del solito Schillaci e di Aldo Serena. Il 30 giugno ai quarti di finale l’Italia giocò contro l’Irlanda: la partita fu faticosa nonostante si vinse 1-0 con rete di Schillaci, si colpì una traversa e un’altra rete fu annullata. Zenga, in quel mondiale sorretto dalla difesa dell’Inter e del Milan, a fine partita esultò perché aveva stabilito il primato di imbattibilità ai mondiali per un portiere. La semifinale era prevista a Napoli, contro l’Argentina di Maradona, per poi risalire a Roma in caso di vittoria o scendere a Bari in caso di sconfitta. L’Argentina non era più il formidabile squadrone del 1986, arrivò in semifinale per episodi di fortuna: l’idolo di Napoli Maradona invitò i napoletani a sostenere lui anziché gli azzurri, dicendo: in tutta Italia vi hanno sempre schifato sempre, solo ora si ricordano di voi! I napoletani sostennero ugualmente gli azzurri e riservarono solo alcune ovazioni a Maradona. Alle sue parole Schillaci rispose col suo solito puntualissimo gol, nella ripresa Caniggia approfittò di una maldestra uscita di Zenga e depositò nella porta la palla dell’1-1, si andò ai supplementari, dove prevalsero nervosismi e paura di perdere, nonostante l’Italia andò vicina al vantaggio su punizione, ma l’arbitraggio di Vautrot fu discutibile. Ai rigori la gara divenne un incubo quando il portiere argentino Goycochea neutralizzò i tiri di Donadoni e Serena e a Zenga il miracolo non riuscì. Il sogno del mondiale italiano finì, la squadra azzurra si recò così a Bari nel nuovo stadio San Nicola per giocarsi il terzo posto contro l’Inghilterra: 2-1 per gli azzurri fu il risultato finale, con reti di Baggio, Platt e Schillaci, quest'ultimo si laureò capocannoniere di Italia 90 con 6 realizzazioni e a fine gara i giocatori delle 2 nazionali fecero gran festa. Quel terzo posto fu un grande trauma per tutti noi e non fu cancellato neanche con miglioramenti nei piazzamenti dell’Italia nei successivi mondiali perché fu un mondiale che la Fifa permise di organizzare in casa nostra e di vincere!
ITALIA 1990
C.T.: Azeglio Vicini
Portieri: 1 Walter Zenga (Inter), 12 Stefano Tacconi (Juventus), 22 Gianluca Pagliuca (Sampdoria).
Difensori: 2 Franco Baresi (Milan), 3 Giuseppe Bergomi (Inter), 7 Paolo Maldini (Milan), 4 Luigi De Agostini (Juventus), 5 Ciro Ferrara (Napoli), 6 Riccardo Ferri (Inter), 8 Pietro Vierchowod (Sampdoria).
Centrocampisti: 9 Carlo Ancelotti (Milan), 10 Nicola Berti (Inter), 11 Fernando De Napoli (Napoli), 17 Roberto Donadoni (Milan), 13 Giuseppe Giannini (Roma), 14 Giancarlo Marocchi (Juventus).
Attaccanti: 16 Andrea Carnevale (Napoli), 15 Roberto Baggio (Fiorentina), 18 Roberto Mancini (Sampdoria), 19 Salvatore Schillaci (Juventus), 20 Aldo Serena (Inter), 21 Gianluca Vialli (Sampdoria).
PARTITE DELL’ITALIA NEL MONDIALE DI ITALIA 1990
ROMA(Stadio Olimpico)
Sabato 9 Giugno 1990, ore 21
ITALIA – AUSTRIA 1-0(0-0)
5^ Coppa del Mondo FIFA (Gruppo A eliminatorio, 1^ gara)
ITALIA: Zenga(Inter), Bergomi(Inter) cap., Maldini P.(Milan), Baresi II(Milan), Ferri II(Inter), Ancelotti(Milan), Donadoni(Milan), De Napoli(Napoli), Vialli(Sampdoria), Giannini(Roma), Carnevale I(Napoli). – Sostituzioni: 46’ De Agostini(Juventus) per Ancelotti, 75’ Schillaci(Juventus) per Carnevale I. – All. Vicini
AUSTRIA: Lindenberger, Russ, Streiter, Aigner, Pecl, Schöttel, Artner(62’ Zsak), Linzmaier(77’ Hörtnegl), Ogris, Herzog, Polster(cap.). – All. Hickersberger
Arbitro: Wright(Brasile)
Reti: 79’ Schillaci(I)
Spettatori: 72.303 paganti
ROMA(Stadio Olimpico)
Giovedì 14 Giugno 1990, ore 21
ITALIA – STATI UNITI 1-0(1-0)
5^ Coppa del Mondo FIFA (Gruppo A eliminatorio, 2^ gara)
ITALIA: Zenga(Inter), Bergomi(Inter) cap., Maldini P.(Milan), Baresi II(Milan), Ferri II(Inter), Berti(Inter), Donadoni(Milan), De Napoli(Napoli), Vialli(Sampdoria), Giannini(Roma), Carnevale I(Napoli). – Sostituzione: 52’ Schillaci(Juventus) per Carnevale I. – All. Vicini
STATI UNITI: Meola, Doyle, banks(82’ Stollmeyer), Windischmann(cap.), Armstrong, Balboa, Caliguri, Ramos, Vermes, Harkes, Murray(84’ Sullivan). – All. Gansler
Arbitro: Codesal(Messico)
Reti: 11’ Giannini(I)
Spettatori: 73.423 paganti
ROMA(Stadio Olimpico)
Martedì 19 Giugno 1990, ore 21
ITALIA – CECOSLOVACCHIA 2-0(1-0)
5^ Coppa del Mondo FIFA (Gruppo A eliminatorio, 3^ gara)
ITALIA: Zenga(Inter), Bergomi(Inter) cap., Maldini P.(Milan), Baresi II(Milan), Ferri II(Inter), Berti(Inter), Donadoni(Milan), De Napoli(Napoli), Schillaci(Juventus), Giannini(Roma), Baggio I(Fiorentina). – Sostituzioni: 51’ De Agostini(Juventus) per Donadoni, 66’ Vierchowod(Sampdoria) per De Napoli. – All. Vicini
CECOSLOVACCHIA: Stejskal, Nemecek(46’ Bielik), Bilek, Kadlec, Kinier, Hasek(cap.), Moravcik, Chovanec, Skuhravy, Weiss(59’ Griga), Knoflicek. – All. Venglos
Arbitro: Quiniou(Francia)
Reti: 9’ Schillaci(I), 78’ Baggio I(I)
Spettatori: 73.303 paganti
ROMA(Stadio Olimpico)
Lunedì 25 Giugno 1990, ore 21
ITALIA – URUGUAY 2-0(0-0)
5^ Coppa del Mondo FIFA (Ottavi di Finale)
ITALIA: Zenga(Inter), Bergomi(Inter) cap., Maldini P.(Milan), Baresi II(Milan), Ferri II(Inter), De Agostini(Juventus), Berti(Inter), De Napoli(Napoli), Schillaci(Juventus), Giannini(Roma), Baggio I(Fiorentina). – Sostituzioni: 52’ Serena(Inter) per Berti, 79’ Vierchowod(Sampdoria) per Baggio I. – All. Vicini
URUGUAY: Alvez, Pintos Saldaña, Gutierrez, De Leon, Perdomo, Aguilera(55’ Sosa), Ostolaza(79’ Alzamendi), Francescoli(cap.), Pereira R., Fonseca. – All. Tabarez
Arbitro: Courtney(Inghilterra)
Reti: 65’ Schillaci(I), 83’ Serena(I)
Spettatori: 73.303 paganti
ROMA(Stadio Olimpico)
Sabato 30 Giugno 1990, ore 21
ITALIA – IRLANDA 1-0(1-0)
5^ Coppa del Mondo FIFA (Quarti di Finale)
ITALIA: Zenga(Inter), Bergomi(Inter) cap., Maldini P.(Milan), Baresi II(Milan), Ferri II(Inter), De Agostini(Juventus), Donadoni(Milan), De Napoli(Napoli), Schillaci(Juventus), Giannini(Roma), Baggio I(Fiorentina). – Sostituzioni: 63’ Ancelotti(Milan) per Giannini, 71’ Serena(Inter) per Baggio I. – All. Vicini
IRLANDA: Bonner, Morris, Stauton, Moran, McCarthy(cap.), Townsend, McGrath, Houghton, Aldridge(78’ Sheridan), Sheedy, Quinn(53’ Cascarono). – All. Charlton
Arbitro: Silva Valente(Portogallo)
Reti: 38’ Schillaci(I)
Spettatori: 73.303 paganti
NAPOLI(Stadio San Paolo)
Martedì 3 Luglio 1990, ore 20
ARGENTINA – ITALIA 1-1 d.t.s. (0-1,1-0,0-0,0-0) poi 4-3 ai rigori
5^ Coppa del Mondo FIFA (Semifinali)
ARGENTINA: Goycochea, Ruggeri, Olarticoechea, Simon, Serrizuela, Basualdo(95’ Batista), Burruchaga, Giusti, Caniggia, Maradona(cap.), Calderon(46’ Troglio). – All. Bilardo
ITALIA: Zenga(Inter), Bergomi(Inter) cap., Maldini P.(Milan), Baresi II(Milan), Ferri II(Inter), De Agostini(Juventus), Donadoni(Milan), De Napoli(Napoli), Schillaci(Juventus), Giannini(Roma), Vialli(Sampdoria). – Sostituzioni: 70’ Serena(Inter) per Vialli, 75’ Baggio I(Fiorentina) per Giannini. – All. Vicini
Arbitro: Vautrot(Francia)
Reti: 17’ Schillaci(I), 68’ Caniggia(A)
Spettatori:59.509 paganti
Rigori: Baresi II(realizzato), Serrizuela(realizzato), Baggio I(realizzato), Burruchaga(realizzato), De Agostini(realizzato), Olarticoechea(realizzato), Donadoni(parato), Maratona(realizzato), Serena(parato).
Note: espulso Giusti(A) al 109’
BARI(Stadio “San Nicola”)
Sabato 7 Luglio 1990, ore 20
ITALIA – INGHILTERRA 2-1(0-0)
5^ Coppa del Mondo FIFA (Finale per il 3° posto)
ITALIA: Zenga(Inter), Bergomi(Inter) cap., Maldini P.(Milan), Baresi II(Milan), Vierchowod(Sampdoria), Ferrara(Napoli), De Agostini(Juventus), Ancelotti(Milan), Schillaci(Juventus), Giannini(Roma), Baggio I(Fiorentina). – Sostituzioni: 64’ Berti(Inter) per De Agostini, 89’ Ferri II(Inter) per Giannini. – All. Vicini
INGHILTERRA: Shilton(cap.), Stevens, Dorigo, Wright(73’ Waddle), Walker, Parker, Steven, McMahon(73’ Webb), Lineker, Platt, Beardsley. – All. Robson
Arbitro: Quiniou(Francia)
Reti: 72’ Baggio I(IT), 82’ Platt(IN), 86’ Schillaci rigore(IT)
Spettatori: 51.426 paganti
gli argentini erano maestri nella provocazione. riuscirono a innervosire bene zenga che, prima della famigerata uscita, ne sbagliò anche un'altra, ma per fortuna senza danni. si vedeva che era nervoso. peccato, per noi e per lui perchè con quella partita ha un po' rovinato una carriera fino a quel punto quasi immacolata.
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