venerdì 25 marzo 2022

LXXXVIII. ITALIA ANCORA FUORI DAI MONDIALI

ANCORA UNA VOLTA L’ITALIA NON SI È QUALIFICATA PER LE FASI FINALI DEI MONDIALI, IN UN GIRONE ABBORDABILE E DA CAMPIONE D’EUROPA IN CARICA. IL PUNTO PIÙ BASSO IN ASSOLUTO PER IL CALCIO ITALIANO.


Marzo 2022



Luglio 2021: solo otto mesi fa


Gruppo C Europa

(partite dell’Italia)

Italia – Irlanda del Nord 2-0

Bulgaria – Italia 0-2

Lituania – Italia 0-2

Italia – Bulgaria 1-1

Svizzera – Italia 0-0

Italia – Lituania 5-0

Italia -Svizzera 1-1

Irlanda del Nord – Italia 0-0

 

Classifica finale

Svizzera 18 (qualificata)

Italia 16 (spareggi)

Irlanda del Nord 9

Bulgaria 8

Lituania 3

 

Spareggi

 Semifinali: 

Italia – Macedonia del Nord 0-1

Portogallo - Turchia 3-1

Finale:

Portogallo - Macedonia del Nord 2-0

 

 

Per la seconda volta consecutiva la nazionale italiana di calcio non parteciperà ai prossimi campionati mondiali di calcio. Essa non era mai caduta così in basso: aveva un girone alla sua portata ed è arrivata seconda dietro la Svizzera, andando agli spareggi, dove ha subito la clamorosa estromissione a Palermo per mano della Macedonia del nord. In un girone dominato fino agli europei, posticipati per il Covid19, due pareggi ci sono stati in autunno contro la Svizzera, col rammarico di due rigori italiani falliti dal centrocampista naturalizzato italiano Jorginho: se almeno uno dei due fosse stato realizzato l’Italia sarebbe andata ai mondiali del Qatar 2022. Invece è andata agli spareggi: tutti davano per scontata la finale Portogallo – Italia, col Portogallo favorito perché avrebbe giocato in casa (sarebbe stato più corretto effettuare gli spareggi in gare di andata e ritorno o al massimo in campo neutro); inaspettato c’è stato il clamoroso crollo contro la Macedonia del nord, dopo una gara dominata dall’Italia, con la rete macedone arrivata nei minuti di recupero. Quattro anni fa la nazionale italiana fu estromessa da compagini di alto profilo, come Spagna e Svezia; questa volta è stato toccato proprio il fondo e da campioni d’Europa in carica. Forse per quel titolo i calciatori italiani hanno cominciato a stentare, essere demotivati perché appagati. Ormai la nazionale rispecchia la nostra Serie A, divenuto un campionato scadente, mentre una volta era prestigioso. I dirigenti della squadre di società italiane preferiscono puntare su molti nomi esotici, stranieri, spesso veri e propri bidoni, anziché investire nei vivai e far crescere e valorizzare i giovani nostrani. Una nazionale quattro volte campione del mondo non può permettersi di saltare due mondiali consecutivi; altre potenze del calcio mondiale non si permetterebbero mai queste pagliacciate. Un ciclo si è chiuso, molti veterani staccheranno la spina dalla nazionale e non si sa quale sarà il futuro del C.T. Mancini: la vittoria dell’Europeo potrebbe essere un grosso elemento positivo a suo vantaggio e un po’ salva il prestigio della nazionale italiana. La forte delusione però resta.