La Fifa ha assegnato con largo anticipo, rispetto alle altre edizioni (chissà perché?), l'organizzazione dei mondiali del 2018 e del 2022. L'aggiudicazione dei precedenti mondiali di solito avveniva 6 anni prima dell'inizio del Campionato del Mondo. Le citate edizioni si disputeranno in 2 nazioni dove non si erano mai disputate:
2018: RUSSIA
2022: QATAR
La Russia ha una discreta tradizione calcistica ed è riuscita a sbaragliare la concorrenza di altre nazioni europee: Inghilterra, Spagna-Portogallo e Belgio-Olanda. La scelta del Qatar è stata sorprendente: avranno influito i miliardi del petrolio che circolano in quel piccolo stato, grande quanto una regione italiana, i progetti degli impianti da sogno e avveniristici con l'aria condizionata (già, perché a giugno le temperature in quello stato superano i 50° all'ombra) e il fatto che Usa, Corea del Sud e Giappone, aspiranti organizzatori, avevano organizzato di recente la rassegna, ma anche i problemi di fuso orario per le esigenze televisive europee, soprattutto per l'aspirante ed esordiente Australia. Ma quel piccolo stato asiatico, con poco più di mezzo milione di abitanti, sarà preparato ad accogliere 32 nazionali e milioni e milioni di tifosi? Nei mesi scorsi sono circolate voci di corruzione sui membri della Fifa che decidevano, per far sì che ogni singola nazione candidata prevalesse sulle altre: la posta in palio è altissima, la massima vetrina mondiale, e valgono tutti i mezzi per raggiungere lo scopo, leciti e illeciti; come direbbe Machiavelli? Il fine giustifica i mezzi!
Ora sappiamo dove si disputeranno le prossime 3 edizioni della Coppa del Mondo di Calcio:
2014: BRASILE
2018: RUSSIA
2022: QATAR
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