IL SUDAFRICA
Forma di governo: repubblica presidenziale.
Capitali: Città del Capo (legislativa), Pretoria (amministrativa), Bloemfontain (giudiziaria).
Lingue: afrikaans (derivante dall’olandese), inglese, zulu, xhosa, swazi e altre.
Superficie: 1.219.090 Km2
Popolazione: 48.502.063 ab.
Densità: 39,7 ab. Km2
Etnie: neri 75% (zulu 23%; xhosa 18%; sotho 16%; tswana 7%; tsonga 4%; swazi 2,5%; venda 2%; ndebele 1,5%; pedi 1%), bianchi 13% (boeri 6,5%, anglosassoni 5,5%, portoghesi/tedeschi/italiani 1%), asiatici 3% (indiani 2,5%, cinesi 0,5%), sangue misto 9,5%, Boscimani e ottentotti 1%.
Religioni: cristiani 75% (Chiesa Riformata Sudafricana 35%, altre confessioni protestanti 30%, Cattolicesimo 10%), animisti 12%, induisti 1,5%, islamici 1%, ebrei 0,5%, nessuna 10%.
Breve storia
Breve storia
Il Sudafrica secondo la paleoantropologia fu la culla dell’umanità, infatti vi sono stati ritrovati fossili delle prime categorie di uomini: Austrolopitegi, Homo habilis, Homo erectus e Homo sapiens sapiens. Nei millenni successivi, ai boscimani che popolavano l’odierno Sudafrica, si aggiunsero altre popolazioni nomadi che vi fissarono stabile dimora: i khoisan, gli zulu, e i khosa; popoli cacciatori, allevatori ed agricoltori spesso in lotta tra loro che non diedero vita a strutture politiche complesse. Nel 1486 il navigatore portoghese Bartolomeo Diaz oltrepassò il Capo di Buona Speranza ed aprì una nuova strada per le Indie: da quel momento i popoli europei (francesi, ugonotti, bavaresi e scandinavi) iniziarono a popolare le coste del Sudafrica. Tuttavia furono gli olandesi della Compagnia delle Indie Orientali i primi a creare uno stabile insediamento e fondarono Città del Capo. Con l’arrivo degli europei le popolazioni indigene si ritirarono gradualmente verso l’interno del paese, successivamente scoppiarono guerre tra bianchi e neri, denominate le Guerre della Frontiera del Capo. Il dominio olandese sul Sudafrica cessò ad inizio 800, quando Napoleone occupò l’Olanda; gli inglesi ne approfittarono per impossessarsi del paese africano. Le tribù nere si ritirarono verso il nord facendo nascere piccole repubbliche indipendenti, entrate successivamente nelle mire espansionistiche britanniche per la scoperta di giacimenti di diamanti, fu così che scoppiò la Guerra Anglo – Boera: il quale contrappose gli inglesi, alleati con le tribù nere xhosa e swazi, ai boeri (di origini olandesi), alleati con i neri zulu. Vinsero gli inglesi, unificarono il paese costituendo l’Unione Sudafricana, che fu inquadrata come dominion all’interno del Commonwealth dell’Impero Britannico. Durante le due guerre mondiali il Sudafrica ovviamente era alleato del Regno Unito, dopo la fine della Prima Guerra Mondiale il paese ottenne il mandato per l’amministrazione della Namibia, la quale era stata strappata alla Germania; nel frattempo nel 1931 arrivò la piena indipendenza per il paese, ma le tensioni tra inglesi e boeri tornarono a farsi sentire pesantemente. Dopo l’ultimo conflitto mondiale il Partito Nazionale dei Boeri vinse le elezioni ed iniziò la politica di segregazione razziale, nota come apartheid, nei confronti della maggioranza nera della popolazione. Secondo il partito il fine era quello di costituire piccole entità statali autonome (bantustan), dove ogni tribù avrebbe sviluppato la propria cultura ed avrebbe mantenuto la propria identità. L’Onu dichiarò l’apartheid un crimine contro l’umanità, impose delle sanzioni economiche al Sudafrica, le ritirò il mandato sulla Namibia e il paese fu pure espulso dal Commonwealth britannico. Il governo del Sudafrica rifiutò di adempiere alle richieste dell’Onu e si ammise la Namibia come una propria provincia. In mezzo a tutto ciò nel 1967 nel paese venne eseguito il primo trapianto di cuore della storia ad opera di Christiaan Barnard. L’isolamento internazionale e l’emergere di movimenti di opposizione neri, tra i quali l’African National Congress di Nelson Mandela, portarono verso la fine degli anni ’80 alla vittoria politica dei partiti moderati, i quali posero fine all’apartheid e liberarono dal carcere Mandela dopo decenni di detenzione. Alle elezioni del 1994 parteciparono tutte le etnie e Mandela venne eletto presidente. Le tensioni tra le varie etnie dei neri riemersero nel momento della riforma dello stato perché gli zulu pretendevano un loro regno pienamente autonomo.
Altre notizie
Geografia: il territorio è prevalentemente montuoso, composto da altipiani, le cime raggiungono massimo 1.800 m, i monti più importanti sono chiamati Monti dei Draghi, le coste sono composte da pianure alluvionali, tranne la zona di Città del Capo, dove i monti strapiombano direttamente sulla costa. La fauna varia di zona in zona: ci sono praterie, foreste tropicali e savane e non mancano piccole zone desertiche. I fiumi più importanti sono: l’Orange, il Limpopo e il Tugela, quest'ultimo forma grandi cascate. I laghi più importanti sono il Grootvloer e il Saint Lucia. Il clima nella parte meridionale è mediterraneo, però la zona è soggetta a venti antartici, ma l’anticiclone impedisce la penetrazione di correnti oceaniche. Abbondanti precipitazioni ci sono l’estate. Il paese si trova nell'emisfero australe, quindi le stagioni sono inverse alle nostre.
Economia: il paese è il più ricco dell’Africa, l’attività estrattiva è la principale risorsa; il territorio è ricchissimo di oro, diamanti, platino, ferro, uranio e carbone. L’industria è legata alle attività estrattive e alla pesca. L’agricoltura è all’avanguardia nelle grandi piantagioni, ma nei piccoli villaggi c’è ancora l’agricoltura di sussistenza. Il granturco è la principale coltivazione. L’allevamento di bestiame è molto rilevante: il Sudafrica è il principale produttore di lana di pecora e di pellicce di karakul. La pesca e l’agricoltura non soddisfano completamente il fabbisogno nazionale. L’energia del paese è quasi interamente di origine termica. Nonostante lo sviluppo economico il 40% della popolazione vive con meno di 2 dollari americani al giorno e molto diffusi sono i problemi dell'aids e della mortalità infantile.
Cultura e sport: la cultura boera è ben distinta dalla cultura europea perché essa ha una propria letteratura, si riconosce nella lingua afrikaans, ha come fondamento la famiglia patriarcale, il patriottismo e la religione calvinista. La cultura delle etnie bantù comprende opere letterarie tramandate oralmente, ma recentemente quelle etnie si sono aperte alla cultura europea e alle loro opere. La cultura inglese, che si basa anch'essa sulla letteratura, è tarda e si contrappone a quella boera. Lo sport nazionale del Sudafrica è il rugby e gli stadi che verranno utilizzati per il mondiale di calcio normalmente sono usati principalmente per quello sport.
MONDIALE CALCISTICO SUDAFRICA 2010
(19.esima edizione Coppa del Mondo di Calcio)
I manifesti
Il logo
La Coppa del Mondo
La mascotte Zakumi
Il pallone del mondiale
Abitanti: 3.888.180
Stadio (1): Soccer City
Anno di inaugurazione: 1987
Capienza: 94.700 posti
Anno di inaugurazione: 1987
Capienza: 94.700 posti
Stadio (2): Ellis Park
Anno di inaugurazione: 1982
Capienza: 62.000 posti
Anno di inaugurazione: 1982
Capienza: 62.000 posti
Città del Capo
Abitanti: 3.497.097
Stadio: Green Point
Anno di inaugurazione: 2009
Capienza: 70.000 posti
Stadio: Green Point
Anno di inaugurazione: 2009
Capienza: 70.000 posti
Durban
Abitanti: 3.346.799
Stadio: Moses Mabhida
Anno di inaugurazione: 2010
Capienza: 70.000 posti
Capienza: 70.000 posti
Mangaung/Bloemfontein
Abitanti: 369.568
Stadio: Free State
Anno di inaugurazione: 1952
Capienza: 45.000 posti
Anno di inaugurazione: 1952
Capienza: 45.000 posti
Nelson Mandela Bay/Port Elizabeth
Abitanti: 737.600
Stadio: Nelson Mandela Bay
Anno di inaugurazione: 2009
Capienza: 46.000 posti
Anno di inaugurazione: 2009
Capienza: 46.000 posti
Nelspruit
Abitanti: 221.474
Stadio: Mbombela
Anno di inaugurazione: 2009
Capienza: 46.000 posti
Stadio: Mbombela
Anno di inaugurazione: 2009
Capienza: 46.000 posti
Polokwane
Abitanti: 302.957
Stadio: Peter Mokaba
Anno di inaugurazione: 2010
Capienza: 45.000 posti
Stadio: Peter Mokaba
Anno di inaugurazione: 2010
Capienza: 45.000 posti
Rustenburg
Abitanti: 125.000
Stadio: Royal Bafokeng Sports Palace
Anno di inaugurazione: 1999
Capienza: 42.000 posti
Anno di inaugurazione: 1999
Capienza: 42.000 posti
Tshwane/Pretoria
Abitanti: 2.345.908
Stadio: Loftus Versfeld
Anno di inaugurazione: 1906
Capienza: 50.000 posti
Stadio: Loftus Versfeld
Anno di inaugurazione: 1906
Capienza: 50.000 posti
Nessun commento:
Posta un commento